Mappe online e calcolo dei percorsi
L'Origine delle Mappe
E' innato negli esseri umani il desiderio di scoprire nuovi territori ed anche di riprodurli su mappe geografiche al fine di memorizzare distanze, percorsi e conformazione del territorio.
Per ripercorrere la storia delle carte geografiche dobbiamo tornare molto indietro nel tempo, all'incirca nel III millennio a. C. quando gli Egizi ed i Babilonesi tracciarono le prime mappe, seguiti dai Persiani, dai Fenici e da altre antiche popolazioni che si cimentarono nella mappatura dei territori per dividere le proprietà dei terreni e fissare gli itinerari.
Questi furono i primi tentativi, sebbene la nascita della cartografia vera e propria risalga all'antica Grecia dove erano all'opera studiosi dal leggendario talento.
La paternità della carta geografica spetta ad Anassimandro che, nel VI secolo a.C., disegnò la terra circondata dai mari, rappresentando il nostro pianeta come un disco poiché solo successivamente Pitagora e Aristotele avanzarono l'ipotesi che la Terra avesse forma sferica.
Notevole anche il contributo di Dicearco da Messina (vissuto tra il IV e il III secolo a.C.) il quale realizzò la prima carta del Mediterraneo ed introdusse meridiani e paralleli a formare un reticolato divenuto imprescindibile nella cartografia.
Nel II secolo a.C. fu poi la volta di Claudio Tolomeo, autore della straordinaria Geografia, un'opera che racchiude le posizioni ben 8000 località introducendo quali riferimenti per le coordinate la latitudine e la longitudine, la prima misurata come oggi partendo dall'equatore, mentre la longitudine aveva come riferimento le Isole Fortunate (le Canarie), per l'epoca l'estremo occidentale del mondo noto ai viaggiatori.
Anche i Romani si cimentarono nella cartografia, essenziale per la gestione amministrativa dei territori sconfinati e per finalità militari, come nel caso della celebre Tavola Peutingeriana.
L'insestimabile documento, che prende il nome dall'umanista del XVI secolo Konrad Peutinger, è una riproduzione degli itinerari realizzata nel 375 d.C. da Castorius il quale riuscì ad elaborare una mappa contenente strade che si sviluppavano per circa 120.000 chilometri.